Credo nella verità raccontata attraverso i colori, in una prospettiva intima e capace di muovere l’animo di chi osserva. Sono romantica e sognatrice; mi perdo nel suono della matita, mi piace l’odore dei pastelli a olio sulle mie dita e mi piace dare a quello che vedo le mie sfumature di colore.
“Sono partita, come spesso accade ai bambini, con i pennarelli e le matite; ho poi cercato di capire l’uso della pittura a olio e ho sperimentato gli acrilici. Ho cambiato tanti supporti dalla carta al cartone, dalla tela al legno, da stoffe e materiali di riciclo alla plastica. Ho fatto ricerca e ho sperimentato molto anche con una punta di insofferenza, data probabilmente dall’impazienza di trovare il mio equilibrio espressivo. Solo di recente ho scoperto i pastelli a olio e la loro capacità di stratificazione e forza nei colori vividi. Così ho fatto diversi tentativi e infine ho trovato che con la carta e la tela liscia sono un’accoppiata vincente.”
intervista
Ogni mio lavoro parte dal disegno e dallo studio di immagini di dipinti, fotografie, fumetti o persone; osservo e rielaboro, esploro e indago il reale. Uso il colore a campiture e successivamente stratifico, per ricreare corpi sinuosi e in movimento. Cerco di immortalare attimi di vita in cui le emozioni sono protagoniste.
Inizio dal disegno su carta o su tela ritraendo forme decise dai contorni indefiniti. Cerco sempre con gli accostamenti cromatici di lasciare in primo piano il gioco di luci e ombre. Al primo posto c’è così la ricerca della realtà, cioè il bisogno di capire cosa gli occhi vedono quando guardano. Questo perché mi interrogo sempre su cosa percepisco come reale.